~M² Inviato 23 settembre 2008, 08:51 Segnala Share Inviato 23 settembre 2008, 08:51 DRAGON BALL BUDOKAI TENKAICHI 3 :::-> Recensione <-::: Da qualche anno ormai i videogiochi destinati agli amanti della saga di Dragon Ball hanno raggiunto un livello di qualità molto elevato rispetto a ciò che mediamente si riscontra nei prodotti su licenza. Sono infatti ormai tramontati i tempi in cui i fan si dovevano accontentare di prodotti più o meno mediocri (ricordate il terribile Dragon Ball Final Bout su PSOne?), realizzati con il solo proposito di accontentare gli appassionati irriducibili della serie d’origine. A partire dal primo episodio sulle console a 128 bit, ovvero Dragon Ball Z Budokai, si è infatti potuto notare un notevole innalzamento qualitativo, mirato a soddisfare anche chi dell’universo creato da Akira Toryiama conosce poco o nulla. Perché il mercato attuale vuole che ogni anno ci sia un nuovo episodio di una serie di successo. E questo Natale tocca a Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 3 tenere alto il nome dei Saiyan. Evoluzioni antigravitazionali Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 3 (conosciuto in Giappone con il nome Dragon Ball Z Sparking! METEOR) è il nuovo videogioco ispirato alle opere di Akira Toryiama prodotto da Namco Bandai e Atari, sequel del precedente Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 2. Quando si recensisce un prodotto con una licenza del genere, è importante saper distinguere due categorie di videogiocatori: gli appassionati che conoscono perfettamente eventi e personaggi e quelli che non hanno la più pallida idea di cosa si stia parlando. Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 3 cerca di venire incontro ad entrambe le parti, riuscendo perfettamente in talune sezioni, ma commettendo lievi disattenzioni in altre. Ad esempio, la narrazione ripercorre sia gli eventi della serie Z (dalla saga dei Saiyan al Cell Game fino allo scontro finale con Majin Buu) che quelli della serie GT e degli OAV più significativi. I problemi cominciano qui: chi segue il cartoon avrà un bel po' di amaro in bocca nel constatare come la trama scorra via per sommi capi e che determinati passaggi della storia (così marcati sia nel fumetto che cartone animato) vengano completamente stravolti. Ma il fattore narrativo superficiale, unito ad una gestione della telecamera non proprio perfetta (a volte si perde completamente di vista il nemico a causa di una telecamera estremamente “movimentata”) sono davvero gli unici due grandi difetti dell’ultima produzione targata Namco Bandai. Difatti, a partire dal comparto tecnico “old generation”, Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3 risulta davvero ben fatto: l'atmosfera “Toriyamense” è riprodotta alla perfezione, con una dovizia per i particolari davvero unica. Dragonball GT, siamo tutti qui... Il gioco ha ovviamente come base la meccanica di picchiaduro già apprezzata nei primi episodi, a loro volta caratterizzati dall'abbandono della telecamera laterale per riprendere l'incontro in favore di una visuale posizionata alle spalle del protagonista, proprio come in un classico gioco d'azione in terza persona (o perlomeno, in maniera molto simile). Andando ad analizzare l’ossatura ludica del gioco, Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3 offre infatti qualcosa come centocinquanta (!) personaggi selezionabili, ognuno dotato delle proprie mosse caratteristiche e colpi speciali: oltre ai classici Goku, Trunks e Piccolo, troveremo infatti anche il vile Spopovitch, il micidiale Yamu, il padre di Vegeta, Broly (nelle tre versioni, ossia normale, super saiyan e super saiyan leggendario) ed il perfido mago Babidy, incluse alcune new-entry create appositamente per l’occasione (e mai apparse nell'opera originale di Toriyama). Inoltre, avanzando all’interno del gioco, potremo mettere le mani su diversi costumi inediti per i personaggi, molti dei quali vere e proprie citazioni ad altrettante sequenze celebri del cartone di provenienza (tra questi, potremo indossare il completo di Goku visto al suo ritorno dal pianeta Namek dopo lo scontro con Freezer, oppure la versione dell’Androide 18 mentre veniva assorbita dal perfido Cell). Per quanto riguarda invece la rosa di opzioni disponibili, troviamo subito la modalità di combattimento libero (anche per due giocatori), la quale va a rimpiazzare la passata modalità “Tag”, completamente rimossa a favore di quest’ultima (che permette ad ogni modo di usare cinque personaggi per giocatore). Ma la grande novità di questa terza edizione è il “Battle Replay Mode”, il quale ci permette di salvare e successivamente rivedere i duelli più adrenalinici e spettacolari ai quali abbiamo partecipato. Infine, come ciliegina sulla torta, Namco Bandai ha incluso la possibilità di attivare l’inedita modalità “Ultimate Battle”, qui camuffata con il nome di "Disc Fusion". Tale opzione permette, a chi possiede anche i primi due episodi della serie apparsa su PlayStation 2, di sbloccare diversi contenuti extra (come nuove modalità di gioco, ecc.). Ma il fulcro del gioco risiede nel sistema di combattimento: saper riproporre su schermo i ferocissimi e velocissimi scontri tipici di Dragon Ball non deve essere stato affatto una cosa facile ma Spike, forte della sua esperienza, è riuscita a sviluppare ed affinare un sistema di controllo che risponde perfettamente a tutte le sollecitazioni del giocatore. Budokai Tenkaichi 3 offre come di consueto le classiche arene di combattimento, nelle quali sarà possibile muoversi liberamente anche librandosi in aria (salendo e scendendo di quota). Sotto questo punto di vista, il team creativo ha saputo rivedere completamente l'intelligenza artificiale degli avversari controllati dalla CPU (invero un po’ limitata nei capitoli precedenti): i nostri nemici alterneranno ora attacchi a breve distanza con quelli a lunga gittata, sfruttando a dovere anche i ripari offerti dall’ambiente circostante, per un miglioramento sostanziale della qualità media dei duelli. Anche il carnèt di mosse speciali date in concessione al giocatore è stato ampliato sensibilmente, con l'inclusione straordinaria delle Blast Combo (per colpire il nostro avversario mentre è in aria per poi attaccarlo nuovamente dopo esserci teletrasportati dietro di lui) e della Sonic Sway (tecnica grazie alla quale potremo schivare velocemente gli attacchi nemici e contrattaccare mentre la difesa avversaria è scoperta). Insomma, guardare la TV mentre un nostro amico è impegnato in un combattimento equivale quasi ad assistere ad una puntata del cartoon: lotta corpo a corpo, spostamenti rapidissimi, colpi energetici che illuminano la scena, e tutto quanto visto nella saga è presente ed utilizzabile a piacimento. Ti ho visto! Tecnicamente Budokai Tenkaichi 3 si conferma come un prodotto curato anche sotto il profilo audiovisivo: i centocinquanta modelli poligonali realizzati dagli Spike riproducono egregiamente i personaggi che tanto abbiamo imparato ad amare. Goku e Soci sono realizzati con l'inossidabile tecnica Cel Shading, colorati con tinte sgargianti, proprio come quelli del celeberrimo anime ed animati con molta attenzione alla riproduzione delle atmosfere frenetiche dei combattimenti tra i Sayan. Buona parte del fascino del gioco risiede inoltre nelle arene in cui andremo a combattere, vastissimi scenari ulteriormente ampliati nelle dimensioni rispetto al precedente episodio, gestiti da un motore poligonale che garantisce un ottimo framerate anche in situazioni “estreme” come il crollo di una montagna o la distruzione di un edificio. Anche per quanto concerne il comparto audio, un campionario di musiche pop/rock unite al parlato in Giapponese ed Inglese (i testi a schermo sono stati tuttavia tradotti anche in Italiano) immergono oltremodo nell’atmosfera tipica del manga. La battaglia avrà quindi mai fine? La risposta a questa domanda dipende in larga parte dalla vostra voglia di immergervi nel mondo dei Super Saiyan. L’unica cosa certa, è che chi conosce (e apprezza) Dragon Ball dall’alba dei tempi troverà in Budokai Tenkaichi 3 tutto ciò che si aspetta di trovare (o perlomeno, quasi tutto).Quindi, tirando le proverbiali somme, l’ultimo picchiaduro di casa Atari è un acquisto pressoché obbligato per chi con le avventure di Goku & Co. ci è praticamente cresciuto, nonché un ottimo epitaffio per la serie a 128 bit: il motore grafico di primissima qualità, tutti i personaggi dell'universo creato da Akira Toriyama, una grafica eccellente, le trasformazioni dei vari personaggi e, dulcis in fundo, una grande estensione ambientale (vero punto debole delle produzioni precedenti) fanno di Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3 un must per i giocatori amanti del genere. E per chi non ha mai seguito Dragon Ball? Se a Natale avete un posto libero sotto l'albero (e magari siete appassionati di beat ‘em up tridimensionali) il prodotto di Namco Bandai potrebbe sorprendervi. Arrivederci, quindi, Goku. Arrivederci, nella nuova generazione. Commento finale Quindi, tirando le proverbiali somme, l’ultimo picchiaduro di casa Atari è un acquisto pressoché obbligato per chi con le avventure di Goku & Co. ci è praticamente cresciuto, nonché un ottimo epitaffio per la serie a 128 bit: il motore grafico di primissima qualità, tutti i personaggi dell'universo creato da Akira Toriyama, una grafica eccellente, le trasformazioni dei vari personaggi e, dulcis in fundo, una grande estensione ambientale (vero punto debole delle produzioni precedenti) fanno di Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3 un must per i giocatori amanti del genere. E per chi non ha mai seguito Dragon Ball? Se a Natale avete un posto libero sotto l'albero (e magari siete appassionati di beat ‘em up tridimensionali) il prodotto di Namco Bandai potrebbe sorprendervi. Arrivederci, quindi, Goku. Arrivederci, nella nuova generazione. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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